ANDREA MANTEGNA, Crocifissione - Contrasto Gioco D'Azzardo - RM6-1
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ANDREA MANTEGNA, Crocifissione

ANDREA MANTEGNA, Crocifissione

ANDREA MANTEGNA, Crocifissione (predella pala di San Zeno di Verona),
67×93, tempera su tavola, 1457-59, Parigi, Louvre

Ai piedi della Croce di Cristo, dall’altra parte rispetto a Maria, ci sono i soldati che,
seduti a terra, distratti, giocano a dadi le vesti di Cristo. Mantegna il gioco su una
tavola a spicchi bianchi e rossi. La crocifissione è rappresentata distinta in due parti:
in alto troviamo le croci, mentre la parte in basso è animata dai soldati, il gruppo
delle donne sofferenti e San Giovanni. L’episodio si trova nel Vangelo di Giovanni,
così lo descrive: «I soldati poi, quando ebbero crocefisso Gesù presero le sue vesti, ne
fecero quattro parti — una per ciascun soldato — e la tunica. Ma quella tunica era
senza cucitura, tessuta tutta d’un pezzo da cima in fondo. Perciò dissero tra loro:
“Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca”. Così si compiva la Scrittura, che
dice: “Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”».
Tracce iconografiche dell’episodio evangelico sembrano comparire già nella seconda
metà del IV secolo, nell’ipogeo romano di via Dino Compagni, scoperto sulla via
Latina nel 1955, mentre si costruiva una palazzina.

Particolare dei giocatori

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